L’Unione Europea richiede la trasferibilità dei risultati di tutti i progetti realizzati con il sostegno di un proprio finanziamento.
Il perché è d’immediata comprensione: ciò che viene realizzato grazie a fondi provenienti dal bilancio europeo deve poter essere messo a disposizione dell’intera comunità degli operatori dei 27 Paesi dell’UE.
Questo implica che, dalla presentazione delle proposte, è necessario prevedere obiettivi sistemi di rilevazione dei risultati conseguiti e modalità efficaci di condivisione degli stessi.
In tutti i progetti è richiesto di presentare il set di indicatori di performance che verrà utilizzato in sede di verifica in itinere e finale: conoscerli e saperli usare è un’ulteriore dimostrazione di competenza del responsabile del progetto e dei suoi partner.
A volte, invece, l’elaborazione di kpi originali di comprovato valore scientifico permette al progetto di acquisire un ulteriore valore aggiunto.
Se misurare i risultati è importante, riuscire a renderli intellegibili e poterli trasferire a terzi affinché diventino patrimonio comune e base per ulteriori realizzazioni è considerato imperativo dalla Commissione Europea.
Tutti i programmi europei indicano espressamente l’obbligo per i beneficiari di finanziamenti di avere una campagna di diffusione dei risultati e, a tal fine, è prevista una specifica voce di spesa nel budget previsionale.
Fondamentale sin dalla fase di progettazione risulta essere l’indicazione dei tempi e delle concrete modalità della campagna di comunicazione.
Nel concreto, è possibile attivare l’intera gamma di media fisici e virtuali, oltre all’organizzazione di eventi:
- articoli, interviste, servizi su stampa fisica e web;
- conferenze stampa ed eventi;
- sito internet, pagine sui social media;
- pubblicazione di saggi, raccolte, libri;
- altre comunicazioni fisiche (manifesti, pannelli, pieghevoli).
La scelta dello strumento ritenuto più efficace rimane in capo al responsabile di progetto.