Si sono aperti il 22 febbraio gli inviti a presentare proposte per ottenere finanziamenti nell’ambito del Programma Europa Digitale, lo strumento lanciato dalla Commissione di Bruxelles per sostenere i progetti che nel periodo 2021-2027 dovranno rendere l’UE leader in tutti i settori più innovativi.
In questa tornata sono 6 i bandi, con scadenza il prossimo 17 maggio, che andranno ad offrire oltre 290 milioni di euro declinati nei diversi topic, ma vediamoli in dettaglio.
La call “Short term training courses in key capacity areas”, finanzierà progetti incentrati sulla formazione della forza lavoro delle PMI in tema di HPC – High Performance Computing, sicurezza informatica, intelligenza artificiale e altre tecnologie emergenti. Tutte tecnologie che evolvono a ritmi rapidissimi e richiedono un aggiornamento costante delle competenze.
Il bando “Support to the implementation of the European Digital Identity Framework and the implementation of the Once Only System under the Single Digital Gateway Regulation”, invece, tende a migliorare l’accesso dei cittadini europei a strumenti di identità elettronica affidabili e sicuri (come le firme digitali), promuovendone l’uso e garantendone gli standard.
Diversa natura ha l’avviso “EBSI – Deployment of services”, destinato a sostenere quelle azioni in ambito di European Blockchain Services Infrastructure (EBSI) di pratica basata sulle evidenze da diffondere in maniera sistematica in tutti gli Stati membri.
Molto interessante, a mio parere (ma io sono di parte!), è l’invito a presentare proposte dal titolo “Security (law enforcement)-AI based pilots”, che prevede di cofinanziare lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale applicata alle attività di prevenzione, lotta e contrasto della criminalità e del terrorismo. Con il supporto dell’Europol Innovation Lab si dovranno individuare le migliori soluzioni che bilancino effiacia operativa delle forze dell’ordine e rispetto dei diritti inviolabili delle persone.
Anche il successivo bando “Blockchain Standardisation” rappresenta un importante impegno della Commissione per sostenere il processo di standardizzazione blockchain in linea con la Rolling Plan for ICT Standardization, rafforzando la presenza degli attori europei e i loro collegamenti con altre iniziative di organismi internazionali ed europei.
L’ultimo invito, almeno per questo round, è il “Data space for cultural heritage (deployment)” il cui obiettivo è di creare uno spazio comune europeo dei dati per il patrimonio culturale: una iniziativa pilota per sostenere la trasformazione digitale nel settore culturale. In particolare con l’impiego della digitalizzazione 3D, il riutilizzo delle risorse culturali digitalizzate e la cooperazione intersettoriale e transfrontaliera.
Altri topic vedranno più avanti nel corso dell’anno la pubblicazione dei propri bandi che qui esmineremo insieme. Buon lavoro a tutti!