«Entro il 2030 saranno i dati, il cloud, l’edge computing e il calcolo quantistico a trainare l’innovazione industriale e sociale, creando nuovi modelli di business», questo afferma Thierry Breton, Commissario europeo per il Mercato interno, e noi di Gioda Consulting che condividiamo questo pensiero facciamo quanto in nostro potere per promuovere la cultura dell’innovazione a 360° e far conoscere gli strumenti che l’Unione Europea offre a questi fini.
Per il settennato 2021-2027, la Commissione Europea ha varato il programma Europa Digitale con il quale stanzia oltre 7,5 miliardi di euro a sostegno di progetti nel campo della digital transformation.
Le linee guida del programma si colgono già dai suoi obiettivi che puntano a rafforzare e promuovere le capacità dell’UE nei settori chiave delle tecnologie digitali tramite un’implementazione su vasta scala e al contempo ampliare la diffusione e l’adozione delle tecnologie digitali tanto nel settore privato e quanto in quello pubblico, promuovendo la trasformazione e l’accesso.
Ciò che risulta di immediata evidenza è il coinvolgimento sia del settore privato, in particolare le pmi, che di quello pubblico, pubbliche amministrazioni centrali e locali, che della società civile, i cittadini europei.
5 sono gli obiettivi specifici di Europa Digitale:
- Calcolo ad alte prestazioni (HPC-High Performance Computing);
- Intelligenza artificiale (IA);
- Cibersicurezza e fiducia;
- Competenze digitali avanzate;
- Implementazione e impiego ottimale delle capacità digitali e interoperabilità.
Si comprendono bene le enormi implicazioni che interventi di questo tipo potranno avere sullo sviluppo dell’economia europea e sul ruolo che gli operatori economici degli Stati membri si troveranno a giocare sullo scenario internazionale nel prossimo futuro ed è per questo motivo che, assieme a questo programma, le istituzioni europee stanno sviluppando anche un quadro normativo integrale in tema di Intelligenza Artificiale costituito da 3 regolamenti che andranno a uniformare le regole interne e, si spera, a influenzare quelle degli altri sistemi esterni (Usa, Cina e altri).
Le risorse di Europa Digitale saranno concesse ai beneficiari in varie forme: quella principale risulta essere la gara d’appalto europea con bandi pubblici, poi vi saranno le sovvenzioni e i premi diretti a iniziative specifiche e progetti selezionati, da ultimo ma non meno importante il cofinanziamento attraverso inviti a presentare proposte di progetti.
La Commissione pubblica dei documenti programmatici di lavoro nei quali saranno presentate le priorità per ogni obiettivo e le specifiche disponibilità finanziarie per il biennio di modo da consentire una efficace attività di elaborazione progettuale che possa traguardare l’intero periodo di programmazione.
Gli oltre 7.500 milioni di euro stanziati sono suddivisi in 2.200 per l’obiettivo 1, oltre 2.000 per il 2, 1.600 per il 3, quasi 600 per il 4 e 1.000 per il 5.
Fondamentale risulta da subito sollecitare il vasto mondo delle aziende, le pubbliche amministrazioni e la società civile nelle sue diverse formazioni a creare le partnership strategiche più virtuose a livello nazionale ed europeo, far emergere le proprie necessità specifiche nell’ambito dell’innovazione digitale, formalizzare i progetti da presentare a Bruxelles.
Noi di Gioda Consulting siamo pronti a condividere questo cammino!