Gestire la conoscenza: un investimento per il futuro
La corretta gestione delle informazioni può fornire un vantaggio competitivo, migliorare la produttività, prevenire la perdita di conoscenza preziosa e favorire una cultura aziendale collaborativa. Inoltre, può aumentare la reputazione dell’azienda per la sua affidabilità, qualità e innovazione.
La gestione della conoscenza: uno strumento per l’innovazione e il miglioramento continuo delle PMI
Gestire la conoscenza è cruciale per le PMI per rimanere competitive. Per migliorare le prestazioni aziendali è necessario gestire la conoscenza con un approccio strategico e coinvolgendo i dipendenti. La conoscenza, sia esplicita (formalizzata) che tacita (esperienziale), rappresenta un vantaggio competitivo che stimola l’innovazione e aumenta l’efficienza operativa. Il knowledge manager ha il compito di rendere accessibile la conoscenza per il miglioramento continuo dell’organizzazione.
La trasformazione (digitale) dimenticata
Qualche giorno fa ho richiesto un certificato on line al mio Comune. Subito dopo la richiesta mi è arrivata una mail con il numero di protocollo, ma dopo alcuni giorni non avevo ancora ricevuto nessun’altra comunicazione. Preoccupato, ho chiamato il call center dove un cortese impiegato mi ha spiegato che per ricevere il mio certificato […]
Gestione della conoscenza: lo strumento per la crescita ai tempi dello smart working
Lavorando in smart-working la sacra funzione della macchinetta del caffè come strumento di condivisione della conoscenza viene a mancare. Come iniziare a pensare a una strategia di gestione della conoscenza per il futuro?
Le attività sostenibili per la Tassonomia europea
Secondo la Tassonomia europea, sono attività sostenibili quelle in grado di inserirsi in un sistema circolare restituendo una parte significativa delle risorse e dei materiali utilizzati nei propri processi di produzione. E poi?
Gli obiettivi della Tassonomia europea
Il Regolamento UE 2020/852 relativo alla cosiddetta “Tassonomia verde” definisce i criteri per i quali l’attività oggetto di investimento possa considerarsi “ambientalmente sostenibile” sulla base di 6 obiettivi inerenti il cambio climatico, le risorse idriche, l’economia circolare, l’inquinamento e l’ecosistema.
Tassonomia, non è una parolaccia
Tassonomia europea: la nuova classificazione delle attività che andrà ad indicare quali siano sostenibili e quali no.
Con un impatto decisivo sulla possibilità di ottenere finanziamenti pubblici e investimenti privati.
Il piano strategico di sostenibilità per imprese responsabili
Per dirsi responsabili non bastano le parole: le aziende, grandi o piccole che siano, devono elaborare strategie di sostenibilità.
Sostenibilità e innovazione è il binomio perfetto per crescere.
Misurare la sostenibilità: una sfida da vincere
Sono molti gli strumenti a disposizione delle imprese per misurare la propria sostenibilità: scegliere quello più significativo fa la differenza.
Qui ne propongo 3 che ritengo veramente efficcaci.
Perché la sostenibilità deve rientrare nelle strategie d’impresa
La sostenibilità non è più una scelta opzionale per le aziende ma deve rientrare nelle strategie di tutte le organizzazioni.