Il Programma Europa Digitale è lo strumento principale che la Commissione Europea ha varato per il periodo 2021-2027 con l’obiettivo di sostenere la transizione digitale.
Bruxelles intende rafforzare e promuovere la capacità dell’UE nei settori delle tecnologie digitali tramite un’implementazione su vasta scala delle competenze specifiche e ampliare l’adozione delle tecnologie digitali fondamentali nei settori pubblico e privato, sostenendo l’accesso alle più moderne tecnologie digitali al servizio di ogni ambito di vita.
I temi in cui verranno declinati i finanziamenti disponibili abbracciano tutte le applicazioni tecnologiche: dal calcolo ad alte prestazioni all’impiego dell’intelligenza artificiale, dalla cibersicurezza e fiducia dei cittadini nelle tecnologie allo sviluppo delle competenze digitali avanzate e all’implementazione delle capacità digitali di cittadini, imprese private e settore pubblico.
Ma cosa può finanziare il Programma Europa Digitale? Che tipo di progetti sostiene la Commissione Europea?
Ho scelto tre progetti che hanno ottenuto importanti cofinanziamenti nei passati periodi di programmazione da altri strumenti finanziari gestiti direttamente da Bruxelles ma che ci possono aiutare a capire come ragionare per elaborare un progetto innovativo.
Il primo è un progetto guidato da una università romena in partenariato con Slovenia e Italia: Expanding the Research and Innovation Capacity in Cultural Heritage Virtual Reality Applications.
Tra il 2015 e il 2018, il progetto eHERITAGE, che ha ricevuto un milione di euro di finanziamento dalla Commissione Europea, ha sviluppato sistemi volti a preservare il patrimonio culturale migliorando la capacità di ricerca e innovazione nel settore della creazione, gestione e fruizione dei beni resi accessibili in maniera virtuale.
Un secondo intervento veramente impattante, che ha ricevuto quasi due milioni di euro di cofinanziamento e si chiuderà a settembre, è il progetto eTryOn, Virtual try-ons of garments enabling novel human fashion interactions.
In questo caso, la cordata tra aziende ed enti di ricerca di Grecia, Regno Unito, Belgio e Svizzera, ha sviluppato una soluzione tecnologica complessa per l’interazione uomo-moda.
Nel concreto si sono realizzate 3 app sinergiche che permettono di vivere l’esperienza di prova virtuale di alta qualità nel settore fashion, generando avatar 3D fotorealistici che offriranno soluzioni per stilisti, utenti di social media e rivenditori online.
Ultimo progetto che desidero illustrare è SubCultron, Submarine Cultures perform long-term robotic exploration of unconventional environmental niches, che ha ottenuto un contributo di circa quattro milioni di euro.
In questo caso, tra il 2015 e il 2019, i partner di Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania e Italia hanno realizzato un sistema di robot sottomarini per monitorare la laguna di Venezia: gli apparati erano capaci di apprendere, regolarsi e alimentarsi in totale autonomia.
Si può facilmente intuire quali e quante applicazioni abbiano potuto avere i risultati di questi progetti e quante ulteriori possibilità le nuove tecnologie possano aprire oggi in tutte le direzioni.
I programmi dell’Unione Europea, Europa Digitale in primis, ma anche Horizon Europe, offriranno un sostegno rilevante a tutti gli operatori: a noi spetta conoscere questi strumenti e usarli al meglio.
A questo fine, con Gioda Consulting continueremo a monitorare la pubblicazione dei bandi, esaminare i database dei progetti finanziati e accompagnare le aziende che desiderano presentare progetti alla Commissione Europea: buon lavoro a tutti!